Archivi categoria: Eventi

Iniziative e Concerti

3 febbraio: presentazione dell’opuscolo “alla canna del gas”

La vicenda del gasdotto che ENI e SNAM vogliono erigere lungo tutta la catena appenninica è pressochè sconosciuta anche fra coloro che lottano contro la civilizzazione e contro le mostruosità con cui il capitalismo avvelena ogni giorno le nostre vite.
Un’autostrada del metano di 40m di diametro e 700 km di lunghezza, taglierà boschi, scaverá rocce, attraverserà fiumi con centinaia di nuove strade che verranno edificate per raggiungere i luoghi ameni dove si svolgeranno i lavori e che in buona parte rimarranno per sempre, per agevolare la manutenzione e per raggiungere il gasdotto in caso di incidenti.
Un pericolo anche per gli umani, in un territorio con un terremoto ogni tre anni di media.
Non c’è ovviamente nessun dibattito nè alcun appello alla ragionevolezza da fare con coloro che hanno come unico parametro il profitto.
L’unica lingua che conosconomi burocrati dello Stato, i manager delle multinazionali, i loro protettori armati è la forza.
Un gasdotto di 700km è una mostruosità, ma 700km di lavori sono anche un punto di debolezza.

Ore 19,00: cena
Ore 20,00: presentazioni con le compagne e il compagno che dall’Umbria hanno scritto l’opuscolo
Un analisi a partire dalla Valnerina, sul gasdotto SNAM sui capitalisti che lo vogliono, e sullo stato di salute dei movimenti che sostengono di combatterlo

Presentazione del libro di critica alla scuola (editrice Cirtide) e discussione

CONTRO LA SCUOLA

Da anni ormai i cortei e le manifestazioni studentesche tornano ricorrenti come una formalità. Le richieste e le rivendicazioni di queste proteste pongono una critica superficiale e riformista del sistema scolastico. Queste manifestazioni si limitano a criticare e a opporsi alla solita “riforma della scuola”, a lamentarsi per la mancanza di mezzi o fondi, senza mettere mai in discussione i principi e le autorità scolastiche in sé. In questo modo non fanno nient’altro che riprodurre la metodologia e le pratiche istituzionali, inconsistenti, del sistema da cui sono inglobati. L’energia di chi nonostante tutto continua a mettersi in gioco viene incanalata in queste proteste vuote.
Siamo sicure e sicuri che il vero problema della scuola sia solo l’alternanza scuola-lavoro, il maggior potere dei presidi, o edifici che cadono a pezzi? Non sarebbe meglio abbattere quei muri che ancora si reggono in piedi e trovare il proprio modello di educazione in base alla propria creatività e voglia di conoscere? Oggi, come in passato, è necessario sviluppare una critica radicale del sistema e delle strutture di dominio su cui basa il suo potere. Una di queste e anche una delle più fondamentali per il suo funzionamento è la scuola. L’educazione scolastica si pone come obbiettivo non la crescita e lo sviluppo delle conoscenze dell’individuo, come si può pensare erroneamente, ma l’adattamento dell’individuo a questo stato di cose appiattendone la personalità e la creatività.
“La scuola, per il ruolo istituzionale che occupa, che la separa dalla società nel suo complesso, porta a snaturare quelli che sono i necessari e inevitabili processi di trasmissione delle informazioni, rendendoli inevitabilmente autoritari.”(CIT. editrice cirtide)
Lo studente o la studentessa che frequenta una scuola statale è obbligata/o ogni giorno a vivere la stessa routine. La sua giornata è caratterizzata da orari prestabiliti e standardizzati.
I luoghi in cui è obbligato/a a stare sono asettici e spersonalizzanti (strutture regolari e ripetitive caratteristiche di ogni struttura di reclusione di questa società: prigioni, tribunali, istituti psichiatrici, ospedali…). Le lezioni che è obbligata/o a seguire sono stabilite dall’autorità in questione, che sia il ministero scolastico o l’insegnante poco cambia. Se non si adeguerà a questo stato di cose verrà punito/a come in ogni altro sistema coercitivo.

Sabato 2 dicembre alle ore 16 discussione aperta basata sui testi:

Figlioli miei marxisti immaginari di Vittoria Ronchey,
Avviso agli studenti di Rauol Vaneigem,
L’educatore mercenario di Pedro Garcìa Olivo.

In Villa Vegan occupata:
via Litta Modignani 66, Milano.
Dalle ore 19 aperitivo.