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DOMENICA 21 OTTOBRE-DALLE 16.00-CONCERTO HC

DOMENICA 21 OTTOBRE

DIY PUNK HARDCORE MATINEE

dalle 16:00 (per davvero!) suoneranno:

– HAN SOLO Milano Powerviolence

– NIHIL DUM Roma Crust Stenchcore
http://nihildum.bandcamp.com/

– MORO MORO LAND Russia Post HC
http://moromoroland.bandcamp.com/

– DEZAFRA RIDGE Germania Post HC
http://dezafraridge.bandcamp.com/album/dezafra-ridge-s-t

– GAB DE LA VEGA Brescia Folk!
http://gabdelavega.bandcamp.com/

BENEFIT PER GLI ANIMALI NON UMANI DELLA VILLA
NO SESSISMO – NO RAZZISMO – NO OMOFOBIA

Pizzata e concerto acustico

Domenica 30 Settembre 2012
Pizzata e concerto acustico

dalle 19 in poi

JENN KELLY
Originaria di New York, è ora di base a Berlino. Il suo è un cantautorato intenso e semplice, che molto deve alla scena anti-folk newyorkese. Le sue canzoni si occupano di tematiche impegnate raccontando storie quotidiane. Praticamente un misto tra Joan Baez e Kimya Dawson.  http://music.jennkelly.net/

MOREEATS
O anche Moritz Schädler, se vi capita di leggere il suo passaporto.Una specie di ibrido tra Pavemente e Jonathan Richman con uno strano accento di qualche luogo tra il Lichtenstein e la Svizzera. Oltre a suonare in gruppi alternative rock, cura il suo progetto solista dal 2008. http://moreeats.bandcamp.com

 

Il mistero (solubile) dello zucchero assassino

Venerdi 21 settembre dalle ore 19.00

apericena vegan e presentazione del libro
IL MISTERO (SOLUBILE) DELLO ZUCCHERO ASSASSINO
e discussione con l’autore Giuseppe Aiello.

Una storia di cibo, dominio, denaro e scienza O di alcune più o meno ragionevoli motivazioni per estromettere il saccarosio e diverse altre schifezze dalla vostra alimentazione

L’argomento del libro potrebbe sembrare piuttosto specifico, ad uso es- clusivo di chi si interessa alla relazione tra alimentazione e salute e che desidera comprendere se veramente una dieta ricca in zuccheri semplici e cibi raffinati sia veramente così nociva come sempre più spesso si sente ripetere. In realtà, anche se questa tematica costituisce la motivazione originaria che sta alla base di questo lavoro, ci sono altri argomenti ed altre prospettive che è stato necessario affrontare perché risultasse com- prensibile l’enorme importanza che il saccarosio ha acquisito tra i nostri cibi. Il “Mistero”, come recita il titolo, dello zucchero, sta proprio qui, nel fatto che oggi a quasi tutti noi sembra indispensabile una sostanza che in realtà compare piuttosto di recente sulle tavole degli occidentali, e non se ne capisce bene il perché. Le ragioni infatti sono molteplici e sono da ricercare nelle particolari proprietà del saccarosio, che ha la capacità di suscitare desideri insopprimibili: le persone che resistono alla tentazione, per esempio, della cioccolata, sono piuttosto poche. Certamente la veloce cessione di glucosio, indispensabile carburante per ogni nostra attività, che i dolci forniscono, è un’ingannevole attrattiva per il nostro organismo la quale gioca un suo ruolo, ma non basta a spiegare l’aumento esponen- ziale dei consumi che da 1600 ad oggi ha conosciuto poche interruzioni. Bisogna considerare il lato economico e politico della coltivazione della canna da zucchero che gia dal XVII secolo ha richiesto un tipo di produz- ione che, come sottolineò l’antropologo Sidney Mintz nel suo Sweetness and power, era l’immediata anticipazione degli stabilimenti che consenti- rono la rivoluzione industriale. Il potere delle nazioni colonizzatrici uti- lizzò con profitto le possibilità di espansione dei consumi dei derivati della canna da zucchero (in primo luogo saccarosio e rum) e, successivamente, di altri tipi di prodotti agricoli quali tè, caffé e cacao che associati allo zucchero provocarono un mutamento sostanziale nell’alimentazione de- gli europei. La stessa cosa può essere detta per le odierne multinazionali dell’alimentazione, grandi gruppi politico-industriali, che si battono fiera- mente per nascondere quali siano i reali effetti di una dieta che prevede un uso quotidiano di dolci. L’ultima parte del libro prevede una rassegna breve ma completa di pubblicazioni scientifiche, lavori che sono stampati su riv- iste specializzate generalmente inaccessibili al grande pubblico, ricchi di esperimenti che dimostrano lo strettissimo collegamento tra tutta una serie di malattie e una dieta a base di dolci. E ciononostante queste pagine non sono “contro” lo zucchero, ma “sullo” zucchero, perché l’importante non è evitare assolutamente tutto ciò che ci fa male, ma sapere in che misura ci fa male ciò che mangiamo (o beviamo, o fumiamo, etc.). E poi decidere se ne vale la pena, in modo consapevole, che è in fondo ciò che più importa.

Iniziative Agosto – Settembre

AGOSTO-SETTEMBRE: INIZIATIVE ANTISGOMBERO IN VILLA VEGAN

– VENERDI’ 31 Agosto: serata drum&bass con NEUROFIGHTERZ

– DOMENICA 2: LA PIZZATA è ANNULLATA

– MARTEDì 4: H.21 proiezione del documentario “Il delta del Niger”, 2007, regia di Yorgos Avgeropoulos

– VENERDI’ 7: concerto MASSGRAVE – KALASHNIKOV – MISERIA- HOLY- POINT BREAK

– DOMENICA 9: Pizzata con forno a legna deturpante

– MARTEDI’ 11: h.21 proiezione di un documentario sulle rivolte in carcere in Grecia nel 2007 e in Turchia nel 2001

– SABATO 15: concerto con FLIC DANS LA TETE + JILTED + altri

– DOMENICA 16: pizzata con forno a legna deturpante e MISSIN RED Live dj set – swing & mash up

– MARTEDI’ 18: h. 21 proiezione del documentario “Banda 22 ottobre, agli albori della lotta armata in Italia”.

Villa Vegan occupata a rischio sgombero

A metà luglio 2012, agli indirizzi di residenza di due delle abitanti della Villa Vegan occupata di Milano, si presentano pattuglie di carabinieri che consegnano dei fogli di “chiusura indagini” relative all’occupazione del posto. Ricordiamo che la Villa è uno spazio anarchico vegan, occupato da ben 14 anni, nel corso dei quali è sempre stata punto di riferimento per iniziative, concerti, benefit, mobilitazioni e dibattiti relativi a molti aspetti della lotta antiautoritaria al dominio, rifiutando sempre qualunque tipo di rapporto con le istituzioni. Tra le lotte portate avanti, quelle per la liberazione animale e della terra, contro la civilizzazione, Cie e carceri, repressione, sessismo, capitalismo ecc. Inoltre in Villa sono presenti anche una ciclofficina, una sala prove/registrazioni e un orto, attività autogestite e al di fuori di logiche di mercato.
Da 14 anni questo posto è il crocevia di tantissime compagne e compagni da tutto il mondo, che contribuiscono ad uno scambio di esperienze politiche e legami di affetto e affinità.
In questo spazio hanno trovato una nuova vita anche molti animali salvati dagli orrori degli allevamenti, oltre ad altri animali in difficoltà: cani, gatti, galline, tacchini, anatre, conigli che dopo una vita di prigionia e schiavitù vivono ora liberi nel parco della Villa, senza che nessuno più li consideri oggetti o risorse da sfruttare.
Dalla lettura dei fogli dell’inchiesta veniamo a sapere che la denuncia parte su richiesta della direttrice del Settore Demanio e Patrimonio Comunale di Milano MARI LAURA, come prima misura in vista di un futuro sgombero: “Il Comune chiede che, previa identificazione degli occupanti, vengano adottate tutte le misure idonee all’estromissione degli occupanti dall’immobile, al fine di realizzare quanto prima l’interesse pubblico attraverso il suo utilizzo secondo la destinazione attribuitagli”.
Le indagini sono state effettuate dalla Digos di Milano che in più occasioni ha fatto appostare vicino all’ingresso del posto due dei suoi uomini per spiare e registrare gli ingressi e le uscite, ed in una occasione è riuscita ad introdurre due agenti di polizia locale nel parco con un sotterfugio, riuscendo ad annotare le targhe delle auto e a riconoscere l’identità di quattro dei numerosi abitanti della casa, gli stessi a cui poi ha fatto recapitare le denunce.
Oltre alla denuncia per l’occupazione c’è un’esilarante aggravante per “deterioramento dello stato dei luoghi” con la costruzione di un forno a legna, da cui in effetti abbiamo sfornato tantissime buone pizze fuorilegge!
E’ chiara la volontà da parte del Comune di sgomberare la Villa, per questo inizieremo sin da ora a mobilitarci con iniziative contro gli sgomberi e la repressione; invitiamo i solidali a raggiungerci ed a condividere con noi questo periodo di resistenza. Se credono che li lasceremo agire con tranquillità nel riprendersi questo spazio liberato, per farne l’ennesimo mostro di cemento frutto della speculazione edilizia, si sbagliano di grosso. Siamo pront* a resistere fino alla fine per impedire lo sgombero di quelle che non sono solo quattro mura ma è un’esperienza di complicità e di lotta vissuta quotidianamente. Di fronte all’avanzata dell’ urbanizzazione e l’annientamento di ogni spazio non funzionale al profitto siamo pront* a difendere ogni albero che si trova in questo parco, e la libertà degli animali che qui hanno trovato casa.

In caso di effettivo sgombero, invitiamo le compagne e i compagni di ogni dove a raggiungerci subito per una mobilitazione incisiva e duratura!

Nessuno sgombero senza risposta!

La via della libertà giace nella rovina delle nostre città!

Villa Vegan Occupata
30/07/2012

Per contatti:
Via Litta Modignani 66
Milano
villavegansquat@inventati.org

Se avete qualcosa da dire…

Settore Demanio e Patrimonio, Via larga 12– 20122 MILANO, IV piano
Settore Demanio e Patrimonio, stanza 491, 493 ,495
Responsabile: Mari Laura, tel. 02.884.53175 – 02.884.53176
laura.mari@comune.milano.it

 

Eviction threat for the Villa Vegan Squat, Milano

In mid-July, 2012, patrols of the carabinieri appeared at the residences of two inhabitants of the Villa Vegan Squat in Milano, to deliver “closure of the investigation” papers related to the occupation of the Squat. The Villa Vegan is an anarchist vegan space that has existed for the past 14 years, serving as a venue for countless events, benefit concerts, mobilizations and ongoing debates and dialogues over many aspects of antiauthoritarian struggle and resistance. The space and its inhabitants have supported feminist and anticapitalist struggles, animal and earth liberation, prison abolition, opposition to the CIE (detention centers for immigrants), anti-civilization movements, and resistance to all forms of repression. The Villa has also operated as an DIY community resource with a bicycle workshop, rehearsal space and recording room, and served as a locus for other forms of underground and non-market cultural production.

For 14 years this place has been the crossroads for many comrades from all over the world, and its walls have reverberated with the energy of all those who have passed through or stayed a while, exchanging political experiences, sharing affection, and building affinity on an international level. In short, the making of politics.

The Villa also serves as a home for many animals rescued from the horrors of factory farming or abusive ownership: dogs, cats, chickens, turkeys, ducks, rabbits, that after a life imprisoned and enslaved now live free in the garden of the Villa alongside people who consider them friends and comrades, not property to be controlled or exploited.
From reading the papers of the inquiry we learned that the complaint comes from Mari Laura, the director of the “Settore Demanio e Patrimonio” (Sector of the State Property and Estate) of the city of Milano, as a first measure preceding a future eviction: “The city asks that, after a prior identification of the squatters, all the appropriate measures are used to remove the squatters from the building, in order to realize as soon as possible the public interests by using it according to the destination given it.”
An investigation has been carried out by the Digos (the political police) of Milano, including surveillance of the gates of the Villa in order to record the entrances and exits, and the invasion of the grounds of the villa by two agents of the local police, in order to record the license plates of the cars and so identify four of the inhabitants of the house, who were later served with the complaints.
Moreover the charge of occupation, there is also a hilarious aggravating circumstance for “deterioration of the state of the places”, for the construction of a wood oven, from which we actually have taken out many outlaw pizzas!

It is clear the city wants to evict the Villa, and so we must begin immediately to mobilize against the eviction and repression. If they think that we’ll let them quietly take this liberated space in order to build the umpteenth concrete monster, result of the building speculation, they are indeed mistaken. We are ready to resist until the end to prevent not only the seizure of these grounds, but the destruction of all we have built here. It is not only the four walls we must protect, but our experiences of affinity, of everyday struggle against a repressive social order, of communal life not driven by profit and material greed. In the face of choking urbanization, we are ready to defend every tree on this land and the freedom of the animals that have found sanctuary here.

And so we invite comrades from everywhere to join us immediately in our resistance to the city of Milano, and, in case of an actual eviction, to in the days just after mobilize a forceful and durable response.

NO EVICTION WITHOUT A RESPONSE!

The way to freedom lies in the ruins of the cities!

Villa Vegan Occupata
Via Litta Modignani 66
Milano Italy
villavegansquat@inventati.org

if you have something to say…
Settore Demanio e Patrimonio, Via larga 12– 20122 MILANO, IV piano
Settore Demanio e Patrimonio, stanza 491, 493 ,495
Responsabile: Mari Laura, tel. 02.884.53175 – 02.884.53176
laura.mari@comune.milano.it